lunedì, 23 Dicembre 2024

Fenomeno low cost/2,gli italiani si scoprono economi

Londra la meta preferita. Il Belpaese settimo per numero di voli low cost

Accantonata, almeno al momento, la moda dell’ “all inclusive”, gli italiani per le proprie vacanze negli ultimi tempi sembrano prediligere la formula low cost. Il fenomeno, comparso per la prima volta sulla scena europea nel 1991, si è affermato solo a partire dal 1997 con le misure di liberalizzazione del settore stabilite dalla Commissione Ue. Ma la vera impennata si è avuta tra il 2001 e il 2006, quando la quota dei voli a basso costo in Europa è passata dal 3% al 16% raggiungendo quasi il dato degli Usa (18%) come si evince leggendo il dossier pubblicato ne ‘L’annuario del Turismo e della Cultura 2007’ a cura della Direzione Studi e Ricerche del Tci su dati Oag ed Eurocontrol. I più propensi a viaggiare low cost sono inglesi e tedeschi ma anche gli italiani non scherzano, diretti per la maggior parte dei casi a Londra. In una speciale classifica europea degli Stati con il maggior numero di collegamenti aerei low cost, l’Italia ha conquistato nel 2005 il 7° posto con 116 voli giornalieri dall’Italia al Regno Unito e l’11° posto con 78 rotte interne. Complessivamente a maggio 2006 il numero dei vettori a basso costo operanti in 22 Paesi europei ammontava a 50 e quello dei voli giornalieri operati nei primi cinque mesi del 2006 è stato pari a 3.7000. Londra Stansted è l’aeroporto con maggiore concentrazione di voli low cost, seguito da Londra Gatwick, Dublino, Londra Luton e Colonia-Bonn.

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