Il sistema contrattuale dei voucher impiegato nel settore turismo potrà essere rivisto. Così il ministro di Beni culturali e turismo, Dario Franceschini, ha risposto al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel corso della Giornata finale della campagna #jobart, organizzata da Filcams.
“Se mi chiedessero quale è il mio sogno per riorganizzare il sistema turismo in Italia, risponderei: abolire i voucher”, aveva detto la Camusso citando anche i numeri della ricerca Turismo 20 anni senza. “Oggi – dice – i voucher utilizzati in Italia sono 70 milioni, dei quali 11 milioni solo nel settore turismo, quando nel 2009 erano 193 mila. Questo vuol dire che c’è qualche decina di migliaia di lavoratori che grazie ai voucher sono scomparsi dalla regolarità del lavoro, con un destino da paura e l’impossibilità di farsi riconoscere la stagionalità ed entrare nel regime delle tutele. Ma come fa un Paese che vuole fare del turismo il suo volano di rilancio se poi la modalità fondamentale è un lavoro accessorio, casuale, senza formazione né specializzazione, ma che pensa solo: ti sfrutto il più possibile al minor costo possibile?”.
Favorevole la risposta di Franceschini: “Sono pronto e disponibile – dice il ministro – a rivedere il sistema dei voucher”.
