“Nel settore turismo dobbiamo anticipare la riforma del titolo V” della Costituzione: lo ha detto il ministro Franceschini nel question time al Ttg Incontri a Rimini. “Se guardiamo ai fondi statali destinati al settore turismo ci viene da piangere – ha detto – ma se guardiamo a quelli destinati alle Regioni capiamo che si tratta di una somma ingente”. Secondo il ministro nel settore cultura e turismo si soffre troppo della frammentazione delle competenze tra Stato e Regione e questo va sanato. “In attesa della riforma del titolo V – spiega Franceschini – dobbiamo cercare di anticiparne il contenuto promuovendo specialmente all’estero l’Italia come Sistema Paese, come un unicum”.
Secondo Franceschini l’Italia deve colmare un grande ritardo. “Sono state sprecate – spiega – tante opportunità, non è mai stato fatto un progetto serio. Siamo il primo paese tra quelli più desiderati, ma siamo scesi nella classifica di quelli effettivamente visitati. Basta pensare che l’85% degli stranieri visita Roma, ma solo il 15% scende al Sud, un luogo dove abbiamo tutto, da bronzi di Riace ai sassi di Matera, solo per fare due esempi”.
“L’Italia poi è molto desiderata anche dai Paesi emergenti, che cercano oltre alla cultura (più ambita dai Paesi di turismo “maturo”) lo shopping e l’enogastronomia. Ecco, noi abbiamo tutto il meglio in tutti questi settori. E dobbiamo sfruttarlo a pieno – conclude il ministro – incrociando tutte queste esigenze e soddisfacendo il turismo nuovo e antico”.
Infine, secondo il ministro, “l’Italia deve presentarsi all’estero come Sistema Paese, investendo sulle proprie enormi potenzialità”.