Circa 60 mila evasori (tra il 4 e il 5%) è il bilancio della prima giornata del ‘piano antievasione’, avviato dalle Ferrovie dello Stato sui treni regionali per controllare la regolarità di biglietti e abbonamenti. I controlli sono stati compiuti a campione, sia a bordo dei treni sia nelle stazioni delle principali città, in due fasce orarie, dalle 7 alle 9 del mattino e dalle 16 alle 18. Nella prima fase di attuazione di questo piano, fanno sapere le Ferrovie, le verifiche avverranno nelle maggiori stazioni. Successivamente, i controlli riguarderanno anche le stazioni minori e altre fasce orarie, dove i treni sono meno affollati e dove potrebbero essere scoperti più “portoghesi”. I controlli, assicurano dalle Ferrovie, sono stati molto rapidi e, soprattutto quelli compiuti nelle stazioni, non hanno provocato alcun intralcio né perdita di tempo tra gli utenti, come già testato nelle principali città prima dell’avvio ufficiale del piano. Ma per il segretario nazionale della Filt Cgil, Franco Nasso, si tratta di “una iniziativa scollegata dal problema principale che è quello di garantire la qualità del servizio. Naturalmente – prosegue – è giusto fare i controlli ma gli utenti hanno bisogno di un minimo di qualità e non di perdere tempo quando arrivano a destinazione”.
