mercoledì, 27 Novembre 2024

Gaffe di Fs che mette gli immigrati in classe standard

Dopo le polemiche scoppiate sul web Trenitalia ha deciso di cambiare la foto incriminata

Gaffe di Trenitalia: sul suo sito, nelle immagini che illustrano il nuovo Frecciarossa caratterizzato dalla sostituzione della tradizionale divisione tra prima e seconda classe con quattro nuove categorie, è ritratta una famiglia di immigrati in "standard", la classe di servizio meno costosa.
Per pubblicizzare la "executive" ci sono manager al lavoro nella sala riunioni; uno scompartimento vuoto per la "business"; due ragazze che chiacchierano in "premium" e appunto la famiglia di immigrati in "standard".
E così sulla rete è scoppiata la polemica culminata con la denuncia del Moige (movimento italiano genitori) allo Iap, l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. "L'immagine scelta per rappresentare la classe standard – afferma l'associazione – è offensiva nei confronti delle tante famiglie di immigrati che vivono nel nostro paese. Il messaggio trasmesso è facilmente mal interpretabile, soprattutto se si considera la percezione che possono averne i minori".
Ora, sul sito di Fs, la foto incriminata è scomparsa, sostituita da un'altra che mostra un'anziana signora con un ragazzino. "Preso atto del dibattito che si è sviluppato negli ultimi giorni sul web con posizioni alterne circa le fotografie del nuovo Frecciarossa, scelte semplicemente per pubblicizzare il nuovo servizio offerto senza ovviamente l'intenzione di offendere la sensibilità di alcuno, Trenitalia ha deciso di sostituirle sul proprio sito web" afferma l'azienda in una nota. "La decisione è stata presa – si spiega – per non alimentare ulteriori immotivate e sterili polemiche. Testimonianza dello spirito aperto di Trenitalia è anche il fatto che nei filmati dei livelli Executive e Premium appaiono persone di varie etnie. I soggetti ritratti nelle immagini rappresentano i diversi tipi di clienti (uomini d'affari, studenti, famiglie) che ogni giorno viaggiano sui convogli di Trenitalia, specchio fedele della nuova società italiana: aperta e multietnica".

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