Una vacanza a contatto con la natura autentica? In Gli Agriturismi del Gambero Rozzo (Newton Compton Editori) è possibile trovare trecentocinquanta indirizzi dove la tradizione rurale diventa accoglienza, dove i valori contadini non sono un pretesto per essere alla moda, ma sono gli ingredienti per un vero viaggio alla ricerca delle radici perdute. Il volume è il terzo atto della trilogia del Gambero Rozzo, l’antiguida alle trattorie e osterie d’Italia, scritto da Carlo Cambi, giornalista, già fondatore de I Viaggi di Repubblica e ora docente di Teorie e Politica del turismo all’Università di Macerata. Attingendo anche dalle segnalazioni arrivate dai lettori, dagli amici, dai frequentatori del mondo rurale Carlo Cambi con le sue collaboratrici, Petra Carsetti e Maria Stefania Gelsomini, ha compiuto una selezione molto rigida, dove non solo sono state valutate le strutture, ma anche la filosofia e gli intenti di chi le gestisce, senza però fare classifiche. Al massimo, tra le pagine della guida, Cambi si limita ad indicare i “dieci da non perdere”, ovvero quelle strutture agrituristiche dove, a suo giudizio, il messaggio della ruralità è più forte e chiaro.
