Garavaglia: obiettivo 2 giugno in base ai vaccini. Polemica isole covid free

“Ogni settimana che passa perdiamo pezzi di Pil e non ce lo possiamo permettere”; è per questo che il 2 giugno, nel giorno della festa della Repubblica, è “una data finale entro la quale mi auguro sia aperto tutto o quasi tutto”. Lo dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia alla Stampa. “Ovviamente dipende dal Piano vaccinale – osserva – si potrà iniziare” con “delle date settore per settore, con dei protocolli che possono essere più stringenti in una fase iniziale e diventare più larghi con il passare del tempo”. Inoltre per aprile – spiega – si possono aprire attività tipo la ristorazione, “appena ci sono le condizioni”. Sulla possibilità di anticipare, rispetto all’Europa, il green pass per viaggiare, il ministro dice: “I tempi dell’Europa non sono ancora certi, si parla di 15 giugno. Secondo noi bisogna anticipare un po’ per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva”. Le Isole Covid-free? “Si può fare ed è anche opportuno farlo perché se lo faranno gli altri e noi no, lo svantaggio diventerà enorme”. Secondo il ministro leghista, “bisogna essere molto prudenti” ma “non vuol dire che non si deve programmare. Ci sono attività che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura”; per esempio come “congressi e fiere internazionali”, cosa “fondamentale perché significa mettere in sicurezza già qualche evento estivo”.

Ma sulla proposta di rendere le isole covid free, sulla scia di quanto sta già facendo la Grecia, intanto scoppia la polemica. In un messaggio su Facebook indirizzato al ministro il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha scritto: “mi auguro che Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di ‘isole covid free’. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre. Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo”, conclude Bonaccini.

Dello stesso avviso anche il presidente del Friuli Venezia Giulia e neo presidente della Conferenza delle Regioni (al posto di Bonaccini), Massimiliano Fedriga: “In questo momento, proprio per le difficoltà che stiamo vivendo dobbiamo dimostrare a tutti i cittadini di questo Paese che c’è equità. E’ utile usare le stesse regole dappertutto, perché più riusciamo a tenere una situazione trasparente, che non soddisferà tutti ma almeno si vede che c’è una equità, più il Paese resterà unito. Se invece alimentiamo differenziazioni, le tensioni sociali aumentano”.

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