Garuda, la compagnia di bandiera indonesiana, ha cancellato l’ordine del 2014 da quasi 5 miliardi di dollari sui 49 residui Boeing 737 Max 8 dopo gli incidenti che hanno coinvolto i modelli, uno a ottobre dell’indonesiana Lion Air e l’altro il 10 marzo di Ethiopian Airlines, causando la morte di 346 persone. È la prima misura del suo genere contro l’aereo della Boeing che nelle ultime due settimane è stato messo a terra da compagnie e Stati. I passeggeri di Garuda, ha detto la società, “non credono più alla sicurezza” dell’aereo.
La disdetta degli 49 aerei Boeing è stata fatta via lettera, ha aggiunto Garuda, in attesa di una replica da parte del gruppo americano. E’ possibile, come soluzione praticabile, che l’ordine sia convertito nell’acquisto di altri modelli del costruttore, secondo l’ipotesi fatta dai media locali.
Intanto, in una lettera a compagnie aeree, passeggeri e a tutta la comunità dell’aviazione, il ceo di Boeing, Dennis Muilenburg, scrive una lunga lettera pubblicata a pagamento sui principali quotidiani. “Sulla base delle evidenze tratte dall’incidente del volo Lion Air 610 e dai dati emersi, non appena disponibili, dall’incidente del volo 302 di Ethiopian Airlines, stiamo prendendo provvedimenti per garantire appieno la sicurezza del 737 MAX”.
Nel messaggio a tutta pagina Muilenburg ricorda che: “a breve rilasceremo un aggiornamento del software e relativo training piloti per il 737 MAX che risponderà ai problemi rilevati all’indomani dell’incidente del volo Lion Air 610”. “La sicurezza – scrive ancora il Ceo di Boeing – è al centro di quello che siamo in Boeing, e garantire viaggi sicuri e affidabili sui nostri aerei è un valore costante nonché il nostro impegno assoluto verso tutti”.