mercoledì, 17 Luglio 2024

Iata: approccio unitario per ridurre emissioni Co2

Si punta all’uso dei biocarburanti come risorsa alternativa al petrolio

La Iata (associazione internazionale del trasporto aereo), ha rinnovato l’impegno del settore nel perseguire un miglioramento delle emissioni di Co2. In particolare, ha richiamato l’esigenza verso un approccio unitario globale per la salvaguardia dell’ambiente, secondo le direttive del protocollo di ‘Kyoto2’. “Il trasporto aereo – ha detto Giovanni Bisignani, direttore generale Iata durante il World business summit sui cambiamenti climatici tenutosi a Copenaghen – è un’industria globale che sull’ambiente lavora su obiettivi importanti. Ma per raggiungerli, abbiamo bisogno che i governi remino tutti nella stessa direzione”. Bisignani ha esortato i governi a delineare un approccio pragmatico al ‘Kyoto2’ seguendo le linee guida di Icao (organizzazione internazionale dell’aviazione civile). Solo un tale approccio si dimostrerebbe efficace e supererebbe le iniziative solitarie di singoli paesi o regioni. Tre gli obiettivi principali: miglioramento del 25% nel risparmio di carburante entro il 2020; utilizzo, entro il 2017, di carburanti alternativi almeno nel 10% dei casi e una riduzione del 50% delle emissioni entro il 2050. Altro obiettivo è stabilire una data oltre la quale le emissioni di Co2 non aumentino all’aumentare del numero dei voli. Inoltre, Bisignani ha fornito un report in quattro punti: il 1° riguarda la tecnologia: rispetto a 40 anni fa, oggi gli aerei risparmiano il 70% del carburante (il 23% rispetto a dieci anni fa); il 2° riguarda le operazioni: “Quello che fa la differenza è come voliamo”. La collaborazione tra Iata e i vettori aerei permette di risparmiare 30 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno; il 3° è sulle infrastrutture: l’impegno di Iata per accorciare le rotte di volo permette di evitare l’emissione di ulteriori 30 tonnellate di Co2 ogni anno; il 4° comprende le misure economiche: circa 30 compagnie hanno un programma per ridurre le emissioni di carbonio. Bisignani, inoltre, ha citato i progressi compiuti dall’industria dei biocarburanti “Solo tre anni fa, nessuno pensava che questi si sarebbero potuti impiegare nel trasporto aereo. Ma quattro voli di prova effettuati negli ultimi 12 mesi hanno dimostrato che i biocarburanti funzionano”.

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