Impegnarsi su soluzioni globali a favore dell’ambiente per ridurre il 2 % delle emissioni globali di CO2 imputabile all’aviazione e rinunciare a imporre tasse punitive sull’ambiente. E’ l’invito che Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato Iata, ha rivolto ai governi di tutto il mondo nel corso del Salone internazionale di Farnborough.
“L’industria aeronautica è in crisi. Con una spesa per il combustibile pari a 190 miliardi di dollari – ha detto Bisignani – risparmiare combustibile è una questione di sopravvivenza. Ciò nonostante, l’Europa insiste su misure punitive che dovrebbero ridurre le emissioni. Invece di ripulire l’ambiente, il sistema di scambio di emissioni dell’Ue (ETS – European Union Emissions Trading Scheme) creerà una grande confusione normativa internazionale. Gli Stati al di fuori dell’Europa minacciano già di ricorrere a dazioni legali. Si avrà successo solo muovendosi a livello globale. Chi ha redatto il Protocollo di Kyoto lo aveva capito e aveva affidato all’Icao il compito di trovare delle soluzioni relativamente all’impatto dell’aviazione sull’ambiente. Il Parlamento europeo non ha avuto la stessa saggezza e ha votato per un ETS regionale”.
La strategia della Iata per mutare l’orientamento del cambiamento climatico si basa su investimenti nella tecnologia, efficienza operativa, infrastrutture efficienti e misure economiche positive.