Imbarcazioni da diporto più verdi e sicure con l'approvazione delle nuove norme europee. La direttiva Ue si applicherà a tutte le barche – da quelle motore a quelle a vela e incluse le moto d'acqua – di lunghezza tra 2,5 e 14 metri, con l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti. In pratica, per garantire la competitività dell'industria europea rispetto agli Usa, Bruxelles ha deciso di allineare i limiti di emissioni a quelli americani. L'industria nautica avrà tre anni di tempo per adeguarsi, mentre le pmi avranno sei anni.
Ma la direttiva include anche, dato l'alto rischio di incidenti mortali, un nuovo requisito di sicurezza, rendendo obbligatorio un dispositivo di arresto d'emergenza che possa essere collegato al pilota, per esempio un interruttore di arresto fissato a una cima. Sono invece state escluse dalle norme Ue le categorie di progettazione delle imbarcazioni 'alto mare' e 'al largo', in quanto ritenute fuorvianti per gli utenti. Queste dovrebbero infatti essere basate sulle condizioni ambientali essenziali per la navigazione, ossia la forza del vento e l'altezza delle onde, e la zona e il tipo di navigazione.
"Siamo assolutamente convinti – ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani – che la nuova direttiva sulle imbarcazioni da diporto migliorerà le condizioni quadro per l'industria dei natanti dell'Ue, in particolare per le pmi. E contribuirà anche a migliorare la tutela dell'ambiente, la qualità dei luoghi di villeggiatura e la creazione di posti di lavoro nel settore del turismo".