Dopo che piloti e esperti hanno escluso che le cattive condizioni meteo siano state la causa dell'incidente di lunedì scorso occorso a un aereo di linea etiopico precipitato in mare davanti alle coste di Beirut, ora sui media arabi dilaga la 'teoria del complotto'. "Ci sono molti sospetti sull'esplosione dell'aereo… a bordo del quale si trovava la moglie dell'ambasciatore francese in Libano… anche perché l'aviazione civile è diventato il nuovo fronte del terrorismo", ha scritto il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat. Nonostante le possibilità di una "esplosione" o di un "attacco terroristico" siano state escluse dalle autorità libanesi, i media hanno continuato a fare illazioni sullo schianto del Boeing 737-800 e sulla morte di tutti i 90 passeggeri che vi si trovavano a bordo. L'emittente Tv locale Orange ha affermato che probabilmente l'aereo è stato "colpito da un razzo", mentre il giornale al Liwa ha scritto di un attacco "deliberato" contro l'aereo che, ha affermato, presumibilmente trasportava una delegazione del movimento sciita anti-israeliano Hezbollah. Ma il movimento Hezbollah ha subito replicato intimando il giornale di non pubblicare "scenari falsi e vergognosi". Intanto il ministro dei trasporti Ghazi Aridi ha esortato i media ad evitare congetture e ad aspettare l'esito dell'esame delle scatole nere.
