Incidente Alaska Air, per Boeing la colpa è mancanza dei documenti

Per mesi, la documentazione mancante ha ostacolato le indagini sull’incidente del portellone del 737 Max di Alaska Airlines a gennaio, rendendo difficile scoprire chi ha commesso quell’errore quasi tragico. Questa settimana, Boeing ha rivelato che la documentazione potrebbe essere stata la causa principale del problema. L’azienda, secondo quanto riporta la Cnn, ha affermato che la mancanza di documentazione è il motivo per cui i quattro bulloni necessari per tenere in posizione il portellone non sono mai stati installati prima che l’aereo lasciasse la fabbrica in ottobre. Gli operai che avevano bisogno di reinstallare i bulloni non avevano mai ricevuto l’ordine che indicava loro il lavoro da svolgere.

Ora, però, Boeing potrebbe trovarsi ancora più nei guai con le autorità di regolamentazione per aver divulgato i dettagli in questa fase. Il National Transportation Safety Board (Ntsb) ha rimproverato l’azienda per aver rilasciato ai media “informazioni investigative non pubbliche”, affermando che ha “violato palesemente” le regole dell’agenzia. Boeing non avrà più accesso alle informazioni generate dal Ntsb durante le sue indagini, ha aggiunto l’agenzia, spiegando che la condotta verrà deferita al dipartimento di Giustizia.

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