Cala il numero degli incidenti in volo in Italia: nel 2008, le vittime sono state 23. E’ quanto si ricava dal Rapporto informativo dell’Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo). In totale (velivoli, elicotteri, alianti) secondo cui lo scorso anno sono stati 90 gli incidenti classificati “gravi”. Complessivamente, secondo i dati preliminari forniti dall’Icao all’Ansv relativi alle compagnie aeree dei suoi 190 stati membri, a livello di voli regolari di linea, ci sono stati incidenti che hanno provocato il decesso di 439 passeggeri, a fronte dei 587 deceduti nel 2007. Dal 1990 al 2008 c’e’ stata una diminuzione significativa del tasso di incidenti, passato da circa 19 incidenti ogni 10 milioni di partenze nel 1990, ai circa quattro del 2008. Per quanto concerne i voli non di linea, gli incidenti sono stati, nel 2008, 12, con la morte di 80 passeggeri (14 incidenti e 86 morti nel 2007).
In Italia l’80% degli incidenti aereonautici sono riconducibili al fattore umano. In particolare, secondo l’Ansv, “rimangono alcuni comparti suscettibili di miglioramento e di adeguamento agli standard presenti in campo internazionale”. In primis il settore dell’aviazione turistico-sportiva, dove “non è adeguatamente diffusa a tutti i livelli una cultura della sicurezza del volo e dove non vengono esercitati più puntuali controlli”.
