Brusca frenata negli affari per alcuni operatori turistici della montagna italiana nel primo weekend dopo le vacanze natalizie. E’ il caso di Bardonecchia, in Alta Valle di Susa e dei centri della Valle Po: tutti gli impianti sono rimasti chiusi, con le piste rovinate dal caldo. In molte zone del nord Italia infatti il termometro è schizzato su valori quasi estivi, in alcuni casi oltre i 25 gradi.
Nel comprensorio della Via Lattea, tra Sestriere e la Francia, si può sciare solo su 100 dei 320 chilometri totali di piste, con neve al 70% programmata, e solo grazie al lavoro di preparazione fatto nelle settimane scorse dalla società che gestisce gli impianti. Le forti raffiche di vento hanno disturbato anche le stazioni sciistiche in Alto Adige: gli impianti hanno funzionato a singhiozzo, tra frequenti interruzioni. A Laces, in Valle Venosta, ha fatto più caldo che lo scorso Ferragosto: massima a 21 gradi, un record assoluto dal 1956.
E stando alle previsioni, difficilmente ci sarà a breve un’inversione del quadro meteo. Nuove piogge e nevicate potrebbero arrivare a metà mese – prevede 3b meteo – ma soprattutto sul nord-est italiano.