Una sperduta catena di isole artiche, le Svalbard, arcipelago sotto l’amministrazione della Norvegia, sta lanciando una campagna turistica autopromuovendosi come esempio negativo dell’effetto del riscaldamento planetario. I ghiacci si stanno ritirando da questo arcipelago, lasciando apparire alcune isole di cui prima si ignorava l’esistenza. I visitatori possono vedere renne, foche e orsi polari in pieno artico, dove secondo gli scienziati delle Nazioni Unite il riscaldamento dell’atmosfera avviene a una velocità doppia che nel resto del pianeta. A chi obietta che questo tipo di turismo è dannoso per l’ambiente, le autorità delle Svalbard rispondono che sono molto più dannosi per l’ambiente i tour organizzati dai russi a bordo di navi rompighiaccio a propulsione nucleare o i lanci di paracadutisti sul Polo nord. “Naturalmente – ha spiegato il naturalista norvegese Rune Bergstrom – i turisti che vengono qui sono persone molto ricche e influenti e il mio governo si augura che la loro testimonianza dei danni in atto nell’artico possa spingere i governi ad adottare misure concrete per contrastare il riscaldamento del nostro pianeta”.