Istat/3, dati allarmanti: italiani rinunciano a viaggiare

Timori tra consumatori e opposizione sulle politiche attuate sinora dal governo

I dati diffusi dall'Istat sono allarmanti e sono lo specchio della situazione di crisi del turismo italiano. Ne sono convinti le associazioni dei consumatori e l'opposizione tanto che entrambi chiedono al governo interventi urgenti per reagire alla crisi.
Secondo Federconsumatori e Adusbef, il crollo sarebbe dovuto "alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie. Una situazione preoccupante, che richiede interventi immediati e urgenti, in assenza dei quali nel 2011 le cose non potranno che peggiorare". In particolare, le due associazioni di consumatori chiedono di abbassare i prezzi, ancora troppo elevati. "Inoltre, assurda e controproducente è la tassa sul turismo, che non solo peserà sulle tasche dei cittadini che si metteranno in viaggio, ma danneggerà – concludono – l'intero comparto, contribuendo a un ulteriore calo delle presenze e rendendo meno competitivo il turismo italiano agli occhi dei turisti provenienti da altri paesi".
Per Armando Cirillo, responsabile turismo del Pd, "i dati diffusi dall'Istat sul turismo sono un bollettino di guerra e testimoniano le difficoltà di un settore colpito duramente dalla crisi. Dall'indagine – spiega – si comprende la consistenza negativa del fenomeno che colpisce le imprese turistiche, lasciate sole da un governo miope che non ha puntato su questo settore strategico".
Dello stesso parere anche Deodato Scanderebech, responsabile turismo dell'Udc: "questi dati ci mostrano la fotografia di un Paese che sta gradualmente rinunciando alla vacanza, soprattutto quella di pochi giorni. Altro che tassa di soggiorno; il governo, invece di aumentare le imposte in un settore che oggi versa in piena crisi, sia dia da fare per investire in programmi mirati di sostegno e studi soluzioni concrete di rilancio".

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