venerdì, 3 Maggio 2024

Italia 150, a Torino si attendono 6 mln di presenze

Per promuovere l’evento all’estero anche presentazioni a NY e Shangai

Torino punta a sei milioni di presenze durante i 250 giorni (dal 17 marzo al 20 novembre 2011) in cui si svolgerà ‘Italia 150’ tra mostre, esposizioni tematiche, convegni e spettacoli, che rievocheranno i centocinquanta anni dall’Unità d’Italia del 1861. E per accrescere la forza attrattiva del Belpaese, sono state pensate una serie di presentazioni all’estero sul tema ‘Esperienza Italia’, le principali delle quali si terranno a New York e a Shangai nell’aprile e nel giugno 2010. "Il Comitato Italia 150 sta trattando con Alpitour per il ticketing, comunque non in esclusiva, delle manifestazioni", ha spiegato Paolo Verri, direttore del Comitato durante il Ttg di Rimini. L’intero evento sarà supportato da un piano di comunicazione per il quale è prevista una spesa di otto milioni. Pacchetti turistici di ogni tipo sono già stati approntati per dare l’opportunità di visitare non solo Torino, prima capitale, ma anche l’intero Piemonte e poi Milano, Venezia, Genova, Firenze e Roma, città con le quali sono state concordate iniziative e collegamenti. Eppure anche il Sud sarà coinvolto: "Alcuni tra gli operatori turistici più interessati sono del Sud e nella sola ultima settimana abbiamo avuto tante telefonate e lettere di sindaci meridionali che chiedono di cooperare. Io vedo entusiasmo e credo che da Napoli in giù saranno molto presenti". Due terzi della comunicazione saranno fatti in Italia e solo un terzo all’estero: "Il successo di questa manifestazione sarà sui grandi numeri e questa è una manifestazione nazionale, dobbiamo coinvolgere fortemente le scuole, le famiglie, gli anziani, i Cral, un pubblico che deve venire a Torino per tornare a sentirsi orgoglioso di essere italiano. Abbiamo un budget di otto milioni. Se arriveranno risorse da Roma, che finora non ci ha dato nulla, né per i contenti né per la comunicazione, ma solo per le opere pubbliche, siamo i primi a dire che non devono essere usati solo per Torino ma per tutta l’Italia".

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