sabato, 21 Dicembre 2024

Italia al primo posto per la stampa straniera

I turisti tornano per cultura, alberghi e gastronomia meno per le spiagge

L’Italia famosa all’estero per attrattive culturali, comodità degli alberghi e la buona tavola. Sono i dati emersi dal rapporto elaborato per la Borsa Internazionale del Turismo, secondo il quale il Belpaese è al primo posto dell’Indim, l’indice di immagine che viene calcolato sulla base delle citazioni dedicate dalla stampa internazionale alle destinazioni turistiche. “L’indice viene calcolato sulla base qualitativa e quantitativa delle citazioni – ha spiegato Klaus Davi che ha curato il rapporto – Serve inoltre a capire quali sono i punti di forza, ma anche quelli deboli della nostra offerta turistica”. La stampa estera parla quindi bene dell’Italia che registra un Indim del 19,81%, seguita da Spagna (9,01) e Francia (7,66). Dal monitoraggio degli articoli pubblicati (periodo preso in considerazione gennaio 2006, gennaio 2007) emerge che l’Italia viene indicata come buona destinazione quando si parla di turismo culturale (buon equilibrio tra vacanza e apprendimento, scrive The Guardian), le ottime sistemazioni (dei 20 migliori hotel, secondo Readers Travel Awards, 10 sono italiani), le attrattive dell’entroterra (per The Indipendent l’Italia è uno dei luoghi più ricchi di castelli, borghi medioevali, città fantasma abbandonate dai pastori). Ottima anche la cucina. In questo elenco dei punti di forza le spiagge finiscono all’ultimo posto. “Pur continuando ad essere molto apprezzate le nostre coste accusano qualche commento negativo – ha spiegato Klaus Davi – della Romagna e della Versilia si parla spesso per l’eccessivo affollamento, la Liguria risente ancora del problema inquinamento della scorsa estate”. Ma l’antica passione per le spiagge italiane continua a richiamare un buon numero di turisti, soprattutto a Sud della penisola. I punti deboli dell’offerta turistica, emerge dal rapporto, sono i trasporti e le infrastrutture, l’inquinamento, il caro prezzi, la criminalità e la trascuratezza del patrimonio artistico. Tra le regioni l’Indim più alto lo guadagna l’Abruzzo, che si è conquistato un titolo sul New Yorh Times “Negli Abruzzi l’Italia mostra il suo lato più ruvido”.

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