Mentre il Kenya è sull’orlo di una guerra civile, per gli oltre 4000 turisti italiani quello appena trascorso è stato un Capodanno quasi normale. "Tutti i locali erano pieni, come le case private, le tante dei Vip sempre più numerosi, e quelle di gente normale qui in vacanza – ha raccontato il console italiano onorario Roberto Macrì – non sembrava di essere nel Kenya che vive il dramma di questi giorni; gli alberghi sono tutti gremiti, come sempre".
Tuttavia, considerato che stime destinate a salire indicano già 300 morti, la Farnesina, pur confermando che nelle zone costiere la situazione è "tranquilla", non nasconde di seguire l’evolversi degli scontri "con preoccupazione" ed ha vivamente "sconsigliato" gli italiani a partire per il Kenya in questi giorni. Ieri il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, ha confermato che "gli scontri e le violenze non coinvolgono occidentali e non sono dirette contro i turisti". Ma il consiglio per tutti gli italiani è quello di osservare la "massima prudenza" e di rimanere in stretto contatto con i tour operator. E ieri nessun passeggero è partito da Malpensa in direzione di Mombasa, nonostante fossero previsti ben due voli. Il primo aereo prevedeva passeggeri solo per il primo scalo, Zanzibar, mentre ha viaggiato vuoto fino a Mombasa. Qui oggi imbarcherà i passeggeri regolarmente prenotati per il rientro in Italia. Cancellato il secondo volo da Malpensa: si trattava di un volo ‘vip’ (4000 euro il biglietto) con un Md 80 configurato a 60 posti.
Intanto Amalio Guerra, presidente Assoviaggi Confesercenti, in una nota inviata a Elisabetta Belloni, chiede un intervento immediato e determinato per impedire di mettere a repentaglio la vita di cittadini italiani anche a scapito di interessi economici delle imprese italiane (tour operator). “Crediamo – si legge nella nota di Assoviaggi – che ci siano tutti gli estremi per definire chiaramente una situazione di rischio per la incolumità degli italiani diretti in Kenya”.