La Tav Italia-Francia è legge, ok al Senato con bagarre

La ratifica dell'accordo tra Italia e Francia per la Torino-Lione ad alta velocità è legge. Il voto decisivo (173 sì, 50 no e quattro astenuti) al Senato, in una seduta molto movimentata, con dure contestazioni del Movimento 5 Stelle. Con l'ok del Senato, la Tav "è una realtà dalla quale non si torna indietro", sottolinea Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L'accordo, firmato dai governi francese ed italiano il 30 gennaio 2012, riguarda la 'sezione transnazionale' della Torino-Lione, il tratto con i 57 km della maxi-galleria che collegherà le nuove stazioni internazionali di Saint Jean-de-Maurienne, nell'omonima valle transalpina, e Susa (Torino).    "Non appena la legge sarà promulgata e saranno espletate le comunicazioni tra Italia e Francia- osserva il commissario di governo Mario Virano, presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione e della commissione intergovernativa – si potrà costituire il soggetto promotore che prenderà in carico tutte le attività avviate da Ltf". 
Il via ai lavori di scavo del megatunnel tra le valli della Maurienne e di Susa è previsto all'inizio del 2016. A settembre di quest'anno si aprirà la procedura per il contributo europeo: la Ue dovrebbe arrivare alla quota massima del finanziamento, il 40%. La decisione è attesa nel febbraio 2015.
Le contestazioni alla Tav, però, non si fermano, neppure sul fronte politico: "La Torino-Lione – sostengono i senatori del M5S – costerà 700 milioni di euro all'anno per 12 treni al giorno, mentre per farla andare a pareggio ne dovrebbero passare 350".

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