Le vacanze natalizie in Italia ai tempi di Isis si passano in montagna

Pochissimi viaggi all’estero, meno cene in ristoranti o vita notturna nei locali, zero gite scolastiche, un Natale che si avvicina da trascorrere in famiglia in località vicine e, se ci sono i soldi, magari in montagna, niente Capodanni scintillanti nelle piazze di Parigi o di Londra. All’indomani degli attentati che stanno scuotendo il mondo, gli italiani si trovano ad essere spaventati, tanto che, secondo un recentissimo sondaggio, il 52% non si sente sicuro da attentati in Italia e più di 8 su 10 sarebbero disposti a rinunciare a parte della libertà individuale (o a vedere applicate misure straordinarie) in cambio di maggiore sicurezza.   

Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, “si assisterà sicuramente ad un rallentamento del turismo verso l’estero e ad una tendenza a trascorrere le vacanze in Italia; si preannuncia, in questo senso, un Natale positivo per le località di montagna e per il termale. Qualche contraccolpo – aggiunge – nelle nostre località turistiche lo stiamo già sentendo ma un rallentamento della domanda da parte degli stranieri, in questo momento, è più che fisiologica. Bisogna capire cosa succederà nelle prossime settimane: se dovessero esserci altri atti di terrorismo in Europa si aprirebbe uno scenario diverso”.   

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