Maximulta 1 mln a Trenitalia, Tar deciderà a maggio

Un milione di euro di multa a Trenitalia per ‘pratica commerciale scorretta’ sulle procedure applicate alle ‘irregolarità di viaggio’ in caso di mancanza di biglietto da parte del viaggiatore. Su questa sanzione, i giudici del Tar del Lazio hanno fissato al prossimo 7 maggio l’udienza nel corso della quale entreranno nel merito della vicenda, e che porterà all’emissione della sentenza.

La maximulta è stata inflitta dall’Antitrust nel novembre scorso. L’Autorità, esaminando il sistema di accertamento e repressione delle ‘irregolarità di viaggio’ nel trasporto ferroviario passeggeri di media e lunga percorrenza in ambito nazionale, ritenne che la procedura applicata rigidamente dal personale di controllo fosse ‘afflittiva’. Tutto ciò, in quanto la stessa “impone al trasgressore, oltre al pagamento del prezzo dovuto per il viaggio in corso, anche una ‘sovrattassa’ (da 50 a 200 euro) e un’ulteriore somma a titolo di ‘oblazione'”.

E ciò, si leggeva nelle valutazioni conclusive, accade “anche quando i passeggeri sono nell’impossibilità, per forza maggiore o addirittura disservizio imputabile alla stessa Trenitalia, di regolarizzare la propria posizione e anche a fronte di posti liberi a bordo treno”. A giudizio dell’Antitrust, quindi, il regime di controllo sarebbe in contrasto con il Codice del Consumo. Contro questo provvedimento è stato immediato il ricorso al Tar, che deciderà a maggio.

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