Messico/2, Codacons: rimborsare i turisti

Intanto la capitale del paese centramericano ha già perso 166 mln di euro

“Dopo l’invito della Farnesina a rinviare i viaggi in Messico a causa dell’allarme febbre suina, i viaggiatori italiani devono poter disdire i contratti di viaggio senza alcuna penale a loro carico”. Lo afferma il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, secondo il quale “è palese come vi siano cause di forza maggiore che obbligano i cittadini a recedere dai contratti di viaggio già stipulati e per tale motivo le agenzie di viaggio non devono applicare alcuna penale a carico dei consumatori, ma devono trovare assieme soluzioni alternative, come rinvio delle partenze o mete alternative, o restituire integralmente quanto versato dagli utenti per i viaggi in Messico già prenotati”. Intanto secondo la segreteria dello Sviluppo Economico messicano del distretto federale della Citta’ del Messico, la città avrebbe già perso 166 milioni di euro e ill danno giornaliero nel settore del commercio, dei ristoranti e degli hotel sarebbe di circa 28 milioni di euro.
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