Msc è pronta ad acquisire i treni Italo, società che porterà in dote anche Itabus. Nasce così un nuovo gigante nel settore dei trasporti, operativo su ferro, gomma e mare. Il gruppo della famiglia Aponte infatti è in trattativa col fondo americano Gip (Global Infrastructure Partners), che controlla Ntv-Italo con il 72,6%, in un’operazione valutata quattro miliardi di euro e che, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe alle “battute finali”. Infatti la firma è attesa a inizio settimana, ma non si esclude che alcuni dettagli burocratici da concludere possano farla slittare di qualche giorno. La quota di Msc (50 o 51%) sarebbe uno dei punti ancora aperti, e dipenderebbe da motivi Antitrust. Msc dovrebbe prendere il controllo della società con Gip che manterrà una quota. Per il closing servirà il via libera dell’Antitrust europeo perché Msc è domiciliato in Svizzera.
Nella società resteranno come soci Luca Cordero di Montezemolo, Alberto Bombassei e Isabella Seragnoli, con circa lo 0,6% a testa e che reinvestiranno nella newco. Usciranno, invece, Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo e Peninsula Capital mentre Allianz che possiede l’11,5% del capitale dovrebbe mantenere la sua posizione. Nel futuro assetto societario la presidenza resterà a Montezemolo, con Gianbattista La Rocca
amministratore delegato, in quanto la garanzia della stabilità del management è considerata “un plus” per l’azienda.
Il colosso della logistica e dello shipping Msc era apparso nella rosa dei pretendenti di Italo nell’ottobre dell’anno scorso, insieme ai canadesi di Brookfield Business Partner, gli svedesi di Eqt, gli americani di Kkr infrastructure, gli olandesi di Apg e Blackrock. Con l’acquisto della società dai treni bordeaux Aponte potrà archiviare la delusione per il mancato acquisto di Ita Airways.
Dal canto suo con la vendita di Italo, Gip tiene fede alla sua strategia d’investimento che prevede un orizzonte di cinque anni. Il fondo a stelle e strisce aveva acquistato Italo nel febbraio del 2018 dai soci italiani per due miliardi di euro e ora vende. Il gruppo ferroviario si è ripreso dopo la crisi pandemica del 2020, archiviando il 2021 con ricavi operativi per 487 milioni di euro e un utile netto di 104,3 milioni e il 2022 con ricavi di oltre 700 milioni. A maggio scorso Italo ha acquistato Itabus, facendo nascere un gruppo multimodale operativo sia su ferrovia che su strada.