Un unico portale web scritto interamente in cirillico per promuovere il turismo italiano, anche i borghi piccoli e meno conosciuti. Il sito, www.italiagodturisma.com, è già on line ed è stato appena presentato all'ambasciata d'Italia a Mosca in occasione dell'Anno incrociato del Turismo Russia-Italia, avviato a settembre scorso e che andrà avanti per tutto il 2014.
Nel nuovo sito, in costante aggiornamento, sono pubblicizzati percorsi tematici per i turisti dall'arte alla cultura, dall'enogastronomia allo sport, dalla natura al benessere, con video, un calendario-eventi, notizie e foto. Focus sull'Italia ‘minore' o meno nota, ovvero le città con massimo 15mila abitanti. Oltre 200 le iniziative previste in Russia – tra rassegne cinematografiche, mostre, fiere e presentazioni – per promuovere l'Anno del Turismo che vede un accordo tra il ministero degli Affari Esteri, il ministero della Cultura e l'Enit sotto il coordinamento dell'ambasciata.
Le stime parlano di un mercato in continua crescita: 1 milione e 200mila russi avrebbero visitato l'Italia nel 2013, mentre i visti rilasciati sono aumentati del 22% dal 2012. La spesa media di un turista russo è di circa 200 euro al giorno. Fino al 30 settembre 2013 la spesa totale era di 1,1 miliardi di euro contro i 900 milioni del 2012 (+18%). "Crediamo ci sia un ampio margine di miglioramento nel 2014", ha sottolineato l'ambasciatore Cesare Maria Ragaglini. Anche grazie ai nuovi visti multi ingresso e a lungo termine (da 1 a 5 anni) concessi dai consolati di Mosca e Pietroburgo: "questi visti sono aumentato da luglio scorso del 150% e prevediamo che nel 2014 diventino i due terzi di tutti i visti rilasciati ai russi. Abbiamo utilizzato il massimo di flessibilità che la normativa Schengen consente".
E crescono anche le nuove mete che attirano i turisti russi, molti dei quali hanno già visitato l'Italia almeno una volta. "La scorsa estate – ha raccontato Maia Lomidze dell'Associazione tour operator russi (Ator) – la novità per il mare sono state le Marche, e Plan de Corones per la montagna. Tra i paesi del Mediterraneo, l'Italia è l'unico a non aver subito un calo dei prezzi". Ma c'è un problema: la carenza di guide turistiche qualificate che parlino russo in Italia.