La Commissione tributaria provinciale di Agrigento ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Angelo Cuva che difendeva il gruppo alberghiero Framon. Un ricorso “fondato che va accolto” secondo i giudici della Commissione per i quali “la natura tributaria della cosiddetta Tia (tariffa igiene ambientale) che ha sostituito la Tarsu, non può essere messa in discussione e pertanto su tale entrata non può essere applicata alcuna ulteriore imposta, come l’iva. Dalla indubbia natura tributaria della Tia discende che l’imponibile a tale titolo richiesto non deve essere assoggettato all’iva, venendosi altrimenti a determinare una duplice ed inammissibile imposizione rappresentata dalla stessa tariffa e dall’iva applicata su di essa che perciò non è dovuta”. Secondo l’avvocato Cuva, che lo scorso 26 febbraio è stato nominato dal presidente del Senato Renato Schifani, consulente in materia di analisi e monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica statale, “la sentenza è un primo importante pronunciamento che potrebbe essere indicativa di un modus operandi dei Comuni, oltre che costituire un precedente di cui tener conto”.