Almeno per il momento la situazione determinata dalla nube di ceneri sprigionatasi dal vulcano islandese Grimsvotn "è sotto controllo": lo afferma il direttore generale dell'Enac e vicepresidente dell'assemblea di Eurocontrol, Alessio Quaranta. Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche, la nube dovrebbe arrivare venerdì sulla Francia e sulla Spagna settentrionali e, se il quadro non muterà, potrebbe non giungere affatto sull'Italia. "Pensiamo e speriamo di no – spiega Quaranta – Ci sono una serie di condizioni che ce lo fanno sperare: l'eruzione risulta inferiore" rispetto a quella dell'altro vulcano islandese che ad aprile dello scorso anno ebbe notevoli ripercussioni "ed è composta da materiale più pesante, che si sposta più lentamente.
Rassicurazioni provengono anche dalla commissione Ue che non prevede la chiusura dello spazio aereo sull'Europa, anche se ritiene che ci sarà "ancora una settimana difficile per passeggeri e linee aeree".
Ad oggi sono stati annullati 252 voli, soprattutto in Scozia, a causa della nube di Grimsvotn, ma non prevediamo – ha precisato Kallas – la chiusura dello spazio aereo europeo, così come avvenuto lo scorso anno".
Ryanair non ci sta comunque e dopo aver considerato eccessivo l'ordine ricevuto dalle autorità del volo irlandesi di tenere a terra gli apparecchi a Edimburgo, Glasgow e Aberdeen, ha condotto un volo test di un'ora sulla Scozia a quota 12.500 metri nella cosiddetta "zona rossa". L'aereo ha volato da Glasgow Prestwick a Inverness, poi a Aberdeen e poi a Edimburgo. Secondo Ryanair non c'erano tracce visibili di ceneri vulcaniche o presenza di ceneri e le ispezioni all'atterraggio non hanno mostrato tracce di ceneri sulla fusoliera, le ali o i motori.
Intanto si è ridotta di intensità l'eruzione e l'ufficio meteorologico islandese precisa che anche la colonna di fumo è scesa di altezza a 3-5 km contro i 7-8 di ieri sera.