Patanè: turismo può tornare al 15% del Pil ma urge riforma fiscale

Sarà un anno decisivo per il turismo italiano questo 2015 di Expo, una stagione nella quale si intravvedono speranze di rilancio, alimentate da una congiuntura favorevole in un settore decisivo per il Pil e insieme minacce e grandi incertezze. Insomma un anno nel quale è altamente probabile il verificarsi di una ‘Tempesta Perfetta’, in un senso o nell’altro.

E proprio così ha voluto titolare Confturismo il suo convegno per l’analisi del settore turistico nella giornata inaugurale della Bit. “Il calo del prezzo del petrolio, il quantitative easing di Mario Draghi e la conseguente svalutazione dell’euro sono elementi positivi per la crescita economica – ha sottolineato il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè – Expo 2015 è una straordinaria opportunità, senza eguali, che deve essere sfruttata appieno per rilanciare il brand e la grande bellezza dell’Italia”.   

Il turismo rappresenta per l’Italia il 10,4% del Pil, inchiodato a questo livello ormai da anni. “La nostra ambizione sarebbe quella di tornare ad avere un 15%, e questo sarebbe un contributo al Paese sia in termini di occupazione che di reddito – ha spiegato Patanè – ma per arrivare all’obiettivo servono riforme strutturali, la principale delle quali dovrebbe essere quella fiscale con la riduzione di imposte e accise e un aumento del reddito disponibile”.  

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