Assoporti l’ha richiesta per anni. E ora il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli ha garantito che l’autonomia finanziaria dei porti ci sarà. Il ministro, intervenendo all’assemblea dell’Associazione dei porti italiani, ha precisato che l’autonomia finanziaria "avrà un riferimento certo e fisso nell’iva maturata nell’ambito delle operazioni portuali". In sostanza, è stata accolta la richiesta del presidente di Assoporti, Francesco Nerli, di attribuire ai porti "una parte della ricchezza che generano con le attività svolte in porto ". Nerli ha suggerito "un’azione graduale che nell’arco di tre anni dovrebbe portare ad assegnare ai porti il 5% di quell’imposta sul valore aggiunto". Anche se da subito, servono per la portualità "non meno di 250-300 milioni per manutenzioni, miglioramenti e adeguamenti strutturali urgenti".
