Precipita Boeing dell’Ethiopian Airlines: 90 morti

Esclusa ipotesi terrorismo, disastro forse dovuto a maltempo

Sono tutti morti i 90 tra passeggeri e membri dell'equipaggio che si trovavano a bordo del Boeing 737-800 di Ethiopian Airlines precipitato in mare a largo delle coste libanesi stanotte subito dopo il decollo dall'aeroporto di Beirut. Nella lista degli 83 passeggeri non figurano italiani, mentre ci sono 58 libanesi (quattro dei quali titolari di passaporti britannico, russo e canadese), 22 etiopi, un iracheno, un siriano e una francese, moglie dell'ambasciatore di Francia in Libano. Ancora incerte le cause del disastro, dovuto forse ai forti temporali che da giorni si abbattono sulla costa libanese mentre il presidente della Repubblica libanese Michel Suleiman ha pubblicamente escluso si tratti di "atto di sabotaggio". Secondo quanto riferito dal ministro dei trasporti libanese Ghazi Aridi, il Boeing 737-800 diretto ad Addis Abeba è precipitato a tre km e mezzo lontano dalla costa libanese, di fronte alla località di Naame, una decina di km a sud di Beirut, ma il raggio delle operazioni di soccorso si estende fino a dodici km a largo dalla terra ferma. L'incidente è avvenuto intorno alle 2.30 locali (l'1.30 in Italia): "Dalla torre di controllo di Beirut ci hanno detto di aver perso il controllo con i piloti dell'aereo subito dopo il decollo improvvisamente e senza sapere il motivo", ha detto il ministro Aridi. Testimoni oculari citati dai media locali affermano di aver visto "una palla di fuoco" cadere in mare.

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