Riaprire i termini per istituire i distretti turistici costieri. La richiesta arriva dalla Conferenza delle Regioni "perché il turismo costiero e marittimo è un comparto dalle enormi potenzialità, che sconta tuttavia alcuni fattori di criticità" secondo quanto si legge in un documento che riporta la posizione delle Regioni "Sulla strategia europea per una maggiore crescita e occupazione nel turismo costiero e marittimo".
Nello stesso documento altro punto focale è la questione delle concessioni demaniali. A tal proposito, le Regioni dicono di condividere "l'importanza di risolvere, in seguito all'apertura manifesta dal Commissario europeo agli affari marittimi, il problema delle concessioni demaniali marittime che penalizza le imprese balneari italiane".
Le Regioni ricordano poi che l'industria del turismo genera oltre il 5% del Pil dell'Ue, impiegando circa il 5,2% degli occupati totali (circa 9,7 milioni di posti) in circa 1,8 milioni di imprese. Se si prendono in considerazione i settori correlati, l'impatto del turismo sul Pil europeo sale oltre il 10% e il livello di occupazione a circa il 12% della forza lavoro disponibile.
Nel documento, infine, si sottolinea come il sistema dei porti risulta estraneo alle politiche del turismo, "con effetti negativi, in particolare sul turismo crocieristico".