Dopo settimane di incontri e riunioni, di conferenze Stato-Regioni e unificate convocate e poi sconvocate, per i governatori delle regioni italiane la misura è colma: "non parteciperemo più ad alcun incontro istituzionale se non verrà ripristinata una leale collaborazione, che da parte delle Regioni non è mai mancata – annuncia Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni – è il governo che ha un atteggiamento non collaborativo, con decisione unilaterali". La posizione comune a tutti i presidenti, sia di centrodestra che di centrosinistra, sfocia in una lettera inviata da Errani al premier Berlusconi, con la quale si chiede "un incontro urgente, dopo il G8, che dia risposte alle questione poste dalle Regioni. Solo così potrà riprendere il dialogo". Il rilancio della collaborazione, si legge nella lettera di Errani a Berlusconi, non può "prescindere dall’affrontare nel merito le questioni aperte, che da troppo tempo continuano ad essere eluse dal Governo”. Tra queste l’utilizzazione dei fondi Fas, con particolare attenzione all’emergenza Mezzogiorno, e una più chiara individuazione delle competenze istituzionali in materia di turismo all’indomani dell’istituzione del nuovo ministero.
