Rafforzare i poteri dell’Enac quale effettiva Autorità di riferimento per l’aviazione civile, per una vigilanza più penetrante al presidio delle regole. E’ la strada indicata dal presidente dell’Ente Vito Riggio, in audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera sul sistema aeroportuale italiano. Il numero uno dell’Ente ha spiegato che "la soluzione più semplice e a portata di mano potrebbe essere quella secondo cui l’Enac assuma sempre più una configurazione di Autorità di riferimento dell’intero settore al quale demandare l’attuazione degli indirizzi elaborati in sede governativa nel trasporto aereo; tali indirizzi, tuttavia, dovrebbero comunque essere attuati dall’Enac con modalità più flessibili, meno ingessate dalle attuali farraginose procedure, più sganciate dall’apparto burocratico e maggiormente idonee a soddisfare lo svolgimento del suo ruolo". In particolare, la maggiore autonomia dovrebbe concretizzarsi "in adeguata flessibilità del fabbisogno di risorse umane e maggiore autonomia nelle forme di reclutamento e di assunzione; maggiori, più incisivi e diversificati poteri sanzionatori sui soggetti vigilati; elevata capacità di dirimere situazioni di conflitto, con conseguente esercizio del potere regolatorio; possibilità di autofinanziarsi". Riggio ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di adeguare il sistema sanzionatorio che oggi non presenta nessuna graduazione intermedia, passando dalla multa irrisoria (2.000 euro) direttamente al massimo della sanzione (ritiro o sospensione della licenza per il vettore, revoca della concessione per il gestore)”.
