Rimpatriati oltre 60 mila italiani. Rientrati anche ragazzi di Disney World

“Ad oggi abbiamo rimpatriato oltre 60.000 italiani. Dietro ognuno c’è un lavoro enorme di accordi per lo spazio aereo, per il volo, per la lista d’attesa, per i casi speciali e altro”. Lo afferma in un tweet il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. “Il mio grazie alle nostre rappresentanze che svolgono questo ruolo con abnegazione” aggiunge.

E intanto sono stati rimpatriati anche i ragazzi del progetto Disney, licenziati in dal parco divertimenti in Florida, sbarcati all’aeroporto di Fiumicino con un volo speciale  organizzato dalla Farnesina in accordo con la Neos.

Stanchi dal viaggio, tutti rigorosamente con la mascherina, qualcuno non ha voglia di parlare. In diversi la speranza, una volta conclusasi l’emergenza coronavirus, se possibile, di poter riprendere quanto prima l’esperienza del Cultural Representative Program della Disney, il programma di scambio culturale che garantisce un contratto di un anno a tempo determinato, dopo che la Disney World ha sospeso i 43.000 dipendenti.
“Finalmente ce l’abbiamo fatta a tornare in Italia – racconta un ragazzo lombardo – dopo un periodo complicato dove abbiamo cercato di trovare una soluzione per tornare a casa”. Poi il volo organizzato dalla Farnesina ha sbloccato la situazione permettendo ai ragazzi di rientrare.
“È stato un viaggio lungo, dopo una fase difficile ma siamo riusciti tutti a tornare – è la testimonianza di un altro ragazzo, di Roma – Sicuramente, tra i momenti complicati, dalla quarantena a casa, allo sfratto in una settimana. Siamo stati licenziati con una mail ma, subito il giorno dopo, siamo entrati in contatto con la nostra manager che, faccia a faccia, ci ha dato le motivazioni, garantendoci assistenza fino al 18 aprile, come ci avevano assicurato”.

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