venerdì, 3 Maggio 2024

Rutelli, progetto per rilanciare le tradizioni popolari

L’Unesco ha appena promosso la lista per il ‘patrimonio intangibile’

Le tradizioni popolari come volano per la riscoperta del territorio, per aiutare il turismo e quindi l’economia. Il vicepremier e ministro della cultura, Francesco Rutelli insieme con Maurizio Costanzo hanno deciso di cogliere l’occasione della nuova lista per il ‘patrimonio intangibile’, appena promossa dall’Unesco, per rilanciare in Italia le tradizioni popolari, cercando di coniugare l’attenzione al lavoro degli storici con la divulgazione al grande pubblico. Con un catalogo, innanzitutto, e una commissione scientifica, di cui fanno parte docenti universitari e ricercatori, la direttrice del museo nazionale di tradizioni popolari, un musicista ed un esperto di turismo, chiamata a valutare e scegliere, tra le mille opportunità del territorio, quelle su cui investire di più ed eventualmente presentare all’Unesco (che accoglierà due candidature l’anno) perché siano inserite nella nuova lista. Intanto dal ministero, promette Rutelli, arriveranno risorse economiche recuperate sia dal bilancio del Mibac sia dal dipartimento del turismo. Un percorso lungo, che già ad aprile avrà la sua prima tappa: un appuntamento a Roma organizzato in un grande teatro per coinvolgere il pubblico. Ogni anno, “cercheremo di scegliere 15-20 situazioni di eccellenza”, precisa Rutelli. Per valorizzarle e farle conoscere ai più.

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