Solo viaggi essenziali e misure forti da zone a rischio: nuova stretta dell’Ue

Le frontiere Ue restano aperte ma ci sarà una stretta coordinata sui viaggi e viene inserita una nuova categoria nella mappa dell’incidenza Covid: una zona rosso scura, per indicare le zone ad alto rischio. E’ il dato principale emerso dalla videoconferenza dei leader Ue, convocata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, di fronte all’allarme mutazioni.

La discussione è riuscita a scongiurare il pericolo di una chiusura a tappeto dei confini, che avrebbe ripiombato l’Unione ed il mercato interno nella situazione di caos di un anno fa, a favore di un coordinamento per misure mirate sugli spostamenti, con un forte scoraggiamento ad intraprendere viaggi non essenziali.

“Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura” della geografia dell’epidemia “per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. A chi parte da queste zone possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, specificando che l’Ue deve essere vista come “una zona epidemiologica unica”, su cui intervenire in modo mirato.

A raccomandare la necessità di misure restrittive alla libertà di movimento è stata anche l’Agenzia europea per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). Misure che saranno facilitate anche dalla decisione di un riconoscimento reciproco dei test – compresi quelli rapidi – in tutta l’Unione.

Un colpo al cuore le nuove restrizioni per Paesi ad alta vocazione turistica come Grecia, Spagna e Malta, preoccupati per le proprie economie in vista della primavera-estate, che hanno provato a far avanzare l’idea di un passaporto delle vaccinazioni per facilitare gli spostamenti tra Stati. Un’idea da valutare “con estrema prudenza”, e comunque non in questa fase, ha detto Michel. In particolare si segnala il rischio di dare alle persone l’impressione di poter viaggiare in sicurezza una volta vaccinate, mentre in realtà potrebbero ancora trasmettere il virus. Inoltre vengono rilevati problemi etici e di protezione dei dati personali.

Inoltre, la Francia ha annunciato ieri in tarda serata che a partire da domenica 24 gennaio a mezzanotte tutti i viaggiatori all’interno dell’Unione europea dovranno avere – prima della partenza per la Francia – il certificato di un tampone molecolare negativo effettuato 72 ore prima della partenza. Il tampone sarà obbligatorio per “tutti i viaggi non essenziali”. Restano esentati dall’obbligo i lavoratori transfrontalieri e quelli del trasporto via terra.

Intanto, la Danimarca, che richiede un test negativo al Covid-19 nelle 24 ore precedenti per tutti i viaggiatori che arrivano in aereo, ha sospeso i voli dagli Emirati per cinque giorni. Il motivo: il sospetto di irregolarità nei test. Infatti, mentre altre destinazioni turistiche applicano pesanti restrizioni per controllare la crisi sanitaria, Dubai sta tenendo le sue porte spalancate ai turisti.

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