Spese condominiali più alte per chi adibisce l’immobile a B&B

Il condòmino che trasforma il proprio appartamento in un B&B può essere obbligato a pagare una quota maggiorata di spese condominiali. L’utilizzo più intenso delle parti comuni da parte degli ospiti del B&B (come scale, ascensore, l’androne, ecc.) va compensato con un aumento delle spese dovute al Condominio, a prescindere dalle quote determinate in base ai millesimi di proprietà. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 1271 del 24 gennaio 2024.

A raccontare la vicenda è Giuseppe Donato Nuzzo, avvocato e giornalista, sul sito Immobiliare.it: un condomino, che gestisce un B&B all’interno di un appartamento del condominio, impugna la delibera con la quale l’assemblea gli ha imposto una maggiorazione del 30% sulle spese condominiali relative alle unità adibite a B&B. Secondo l’assemblea dei condomini, l’aver destinato l’appartamento a B&B comporta un utilizzo maggiore e più intenso delle parti comuni da parte del condomino proprietario dell’appartamento, rispetto agli altri condomini, dovuto alla presenza degli ospiti del B&B durante l’anno. Circostanza che, secondo il Condominio, giustifica una maggiorazione delle spese a carico del singolo proprietario, ad esempio riguardo alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni. Per il proprietario del B&B la delibera è illegittima in quanto contraria al regolamento del condominio ed alle regole di ripartizione delle spese. Per il Tribunale di Roma la delibera è invece perfettamente legittima. Il Tribunale ha infatti confermato la legittimità della delibera condominiale che impone una maggiorazione del 30% sulle spese condominiali per le unità adibite a B&B, in quanto tale decisione è conforme al regolamento condominiale e all’ordine del giorno dell’assemblea.

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