Tariffe aeroportuali, si rafforza ipotesi Authority

Palenzona: siamo ancora in fiduciosa attesa, ormai aspettiamo da un anno

Il nodo degli aumenti delle tariffe aeroportuali da uno a tre euro proposto sin dall'anno scorso e mai applicato torna di nuovo alla ribalta. Oggi, nel corso di un convegno sul trasporto aereo organizzato dalla Fit-Cisl, istituzioni e addetti ai lavori sono tornati a parlare della possibilità di aumentare le tariffe non fosse altro che per avviare gli investimenti negli scali del paese, in particolare su Fiumicino.

Per il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, infatti l'aumento delle tariffe aeroportuali "é indispensabile per far partire i piani di sviluppo degli aeroporti, per farli crescere e ammodernarli". E Fabrizio Palenzona, presidente di Aeroporti di Roma e Assaeroporti, si è detto "in fiduciosa attesa". "In generale – ha sottolineato Palenzona – i tempi della nostra economia non consentono questi ritardi. Non possiamo decidere noi chi ci controlla e fa i contratti – ha aggiunto – ci limitiamo a chiedere che l'interlocutore sia il più autorevole e giusto possibile. Senza l'aumento delle tariffe gli investimenti rallentano". Quindi, Palenzona, ha proposto l'istituzione di un'Autorità che "decida e si assuma le responsabilità e, nel caso, provveda con sanzioni penetranti. Abbiamo bisogno, ora, che il Governo decida".

La soluzione di un'Authority, tra l'altro già prospettata dal presidente dell'Enac, Vito Riggio, convince anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, secondo cui sottrarre la regolamentazione al governo e affidarla ad una Authority "può essere una proposta". Letta ha dunque auspicato che questa proposta venga prima discussa e poi presentata all'attenzione del governo.

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