lunedì, 23 Dicembre 2024

Tassa di scopo: Anci torna alla carica, governo apre

Al massimo 5 euro per far fronte alle esigenze create dall’arrivo di turisti

Migliorare i servizi, valorizzare i centri storici. E’ l’obiettivo che si pone l’Anci che torna alla  carica e chiede, a distanza di un anno, chiedendo l’introduzione della tassa di scopo. Approfittando della disponibilità accordata alla proposta da parte del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa che da Firenze si è detto favorevole a riproporla in Finanziaria, i sindaci di 42 città, tra cui Roma, Venezia, Palermo e Taormina, hanno lanciato un appello e hanno scritto al presidente del Consiglio, Romano Prodi, inviandogli la loro proposta di emendamento alla Finanziaria, un unico articolo, 10 commi. Quello che chiedono è una tassa comunale di ingresso e soggiorno, facoltativa, operante anche per periodi limitati dell’anno, e in una misura massima di 5 euro per notte, per permettere ai comuni italiani di far fronte alle esigenze create dall’arrivo di turisti. Il contributo sarebbe dovuto dai soggetti non residenti che prendono alloggio, in via temporanea, in strutture alberghiere, campeggi, villaggi turistici, case vacanza, alloggi agro-turistici e in altre strutture similari ricettive situate nel territorio comunale e ne sono esenti i soggetti che alloggiano nelle strutture destinate al turismo giovanile; nelle strutture adibite a uso foresteria per lavoratori; nelle comunità alloggio; nelle strutture di assistenza sanitaria; nelle strutture ricettive in relazione a cure sanitarie o all’assistenza a familiari in degenza presso strutture sanitarie cittadine.
 

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