lunedì, 18 Novembre 2024

Tirrenia, raggiunto l’accordo con i sindacati

Al via il piano per la gestione imprenditoriale delle principali linee

Raggiunto l’accordo tra sindacati e Tirrenia di navigazione. La società manterrà gli attuali livelli occupazionali senza intaccare le retribuzioni ed adeguando il costo del proprio personale a quello dell’armamento privato. L’accordo rientra nel piano industriale del gruppo recentemente approvato dal Cda e che ora passerà al vaglio del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Il piano prevede una gestione privatistica, quindi senza sovvenzioni dallo Stato, per le principali linee di navigazione (Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia, Napoli-Palermo, Bari-Durazzo e Ravenna-Catania). “Su queste linee, spiega Tirrenia di navigazione, verranno mantenuti gli attuali obblighi di servizio pubblico (frequenze, tipo di naviglio ed altro) e le tariffe particolari verso i residenti, emigrati e classi protette. Per tutto il resto – prosegue Tirrenia – si dovrà godere di libertà tariffaria consentendo di porre in essere un’attività di tipo commerciale che oggi è del tutto impedita”. Queste linee, spiega la società, rappresentano l’80% del fatturato della Tirrenia; pertanto, solo il 20% delle attività resterà in regime di convenzione. “La gestione imprenditoriale di questa cospicua parte delle attività della Tirrenia sarà possibile – sottolinea la società – proprio in virtù dell’accordo sindacale che pertanto assume una rilevanza che può definirsi storica. In questo modo una grande, innovativa ristrutturazione industriale può essere fatta senza conflitti con i sindacati e anzi con la loro condivisione”. Altro punto qualificante del piano, spiega infine la società, è quello degli investimenti previsti per 300-320 milioni di euro riguardanti l’acquisizione di 15 navi di cui 12 per le società regionali e 3 per la Tirrenia, che saranno impiegate sulla Civitavecchia-Cagliari e su una nuova linea fuori convenzione che partendo da Bari o Brindisi collegherà la Grecia con possibilità di prosecuzione in Turchia.

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