Tirrenia, Ue apre indagine su aiuti di Stato

D’Andrea: regole rispettate. E anche Cin, che ha acquisito la compagnia, si dice tranquilla

L'ex Tirrenia finisce nel mirino della Commissione europea. Bruxelles ha avviato un'indagine approfondita in materia di aiuti di Stato in relazione ad alcune misure di sostegno pubblico che l'Italia ha adottato a favore delle società dell'ex gruppo marittimo che gestiscono il servizio di traghetti tra l'Italia continentale e diverse isole. La Commissione, ha spiegato il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, approva le iniziative italiane per aprire il mercato del cabotaggio marittimo ma deve anche garantire che la privatizzazione di Tirrenia e Siremar non abbia comportato "sovvenzioni indebite". Oltre a Tirrenia e Siremar, nel mirino dell'esecutivo Ue sono finite anche le altre tre società regionali, Caremar, Saremar e Toremar che sono state trasferite alle rispettive Regioni.   
Da Tirrenia, il commissario straordinario Giancarlo D'Andrea fa notare che le dismissioni dei Compendi aziendali di Tirrenia e Siremar "si sono svolte nello scrupoloso rispetto delle condizioni e delle modalità preventivamente condivise con le competenti autorità italiane ed europee, ciò al fine di garantire, nell'ambito dell'amministrazione straordinaria, il conseguimento degli obiettivi di privatizzazione e liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo previsti dal diritto europeo".   
La Commissione dovrà ora verificare se i servizi marittimi forniti dalle società a partire dal 2009 fossero stati "effettivamente definiti servizi di interesse economico generale dall'Italia prima di essere assegnati alle società e se le compensazioni versate a fronte di tali servizi siano proporzionate ai costi netti sostenuti per assolvere l'obbligo di servizio pubblico".
L'altro filone di indagine, che riguarda invece solo Tirrenia e Siremar, vedrà la Commissione impegnata a stabilire se alcuni provvedimenti pubblici (principalmente finanziamenti per coprire spese correnti e vantaggi fiscali) adottati a favore delle società nel contesto della loro privatizzazione siano "tali da procurare loro un indebito vantaggio economico sui loro concorrenti". Infine, la Commissione teme che il metodo scelto dall'Italia per privatizzare Tirrenia e Siremar "possa conferire un vantaggio alle imprese privatizzate o ai loro acquirenti".
La decisione di Bruxelles non preoccupa comunque la Compagnia italiana di navigazione (Cin), la cordata di armatori italiani che ha acquistato Tirrenia. "Aspettiamo di leggere i dubbi del commissario Almunia – ha detto l'ad Ettore Morace – ma se riguardano la trasparenza della procedura siamo tranquilli perché è seria e trasparente".

 

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