Prende sempre più corpo l’ipotesi di Ferrovie dello Stato per il rilancio di Alitalia. Il ruolo che giocherà il gruppo ferroviario non è ancora definito, ma sul tavolo del Governo è allo studio un possibile ingresso nel capitale della compagnia aerea. In ogni caso il dossier per la vendita dell’aviolinea è ad uno “stato di avanzamento buono”, assicura il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, che punta a chiudere ad ottobre.La linea del Governo resta quella di “rilanciare e non svendere” l’ex compagnia di bandiera, ha ribadito in audizione alla Camera Toninelli, che vuole farla tornare “un asset strategico per il Paese e di cui dobbiamo essere orgogliosi”, creando un “vettore nazionale competitivo con il 51% in capo all’Italia”. Tra i soggetti candidati a fare da partner ‘tricolore’, in pole position ci sono le Fs, oltre a Cdp e Poste. Le Ferrovie, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbero entrare nel capitale con una quota fino al 30%.
“Di percentuali non si è ancora parlato”, ha commentato Toninelli, non smentendo però il fatto che si stia ragionando su Fs: “è un partner strategico per Alitalia” e di sinergie tra le due società “ce ne sono eccome”. In attesa di ricevere indicazioni dal Governo, Fs ha già dato la propria disponibilità: “potrebbero esserci molte sinergie e siamo disponibili a valutarle”, ha detto nei giorni scorsi il nuovo ad Gianfranco Battisti.
Per il dossier Alitalia c’è anche da fare i conti con la variabile tempo: il 31 ottobre è il termine per la procedura di vendita, mentre entro il 15 dicembre va restituito il prestito ponte di 900 milioni. Il Governo è comunque fiducioso di farcela “nelle prossime settimane”, ha indicato Toninelli, precisando che “il mese di ottobre sarà risolutivo”. Non dovrebbero essere invece in bilico i commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, che in questi 16 mesi alla guida della compagnia hanno dimezzato le perdite.