Tre ore di incontro su grandi navi a Venezia: Mit detta i tempi

Ben tre ore di ‘giro di tavolo’ con tutti i soggetti coinvolti che hanno detto la loro, Comune di Venezia e Regione Veneto esclusi perché non invitati dal Mit, sulla questione Grandi navi nella laguna.

A Venezia, nella sede dell’Autorità di sistema portuale, si è svolta infatti la prima riunione del tavolo tecnico incaricato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, di individuare le soluzioni tecniche necessarie per l’utilizzo nel 2019 degli attracchi diffusi, per spostare già da settembre una parte delle grandi navi fuori dal canale della Giudecca.

Durante la riunione, su istanza del Mit presente al tavolo, si è stabilito che tutti i partecipanti dovranno presentare entro il 18 agosto prossimo una sintesi delle azioni da intraprendere – per affrontarla il 19 -, ognuno per il proprio campo di competenza, per spostare le prime grandi navi, già da settembre, fuori dalla Giudecca, attraverso attracchi diffusi, come le banchine Fusina e Lombardia. Entro il 23 agosto verrà poi convocata una nuova riunione del tavolo tecnico a Venezia e nella settimana tra il 26 ed il 30 agosto verranno presentate le soluzioni individuate al Ministro con una nuova riunione a Roma.

Parole, proposte e dubbi che si aggiungono a quelle dei mesi scorsi. Mai citate, nel corso della riunione a Venezia, le decisioni del Comitatone del 2017, con soluzione Canale dei Petroli-Marghera per le navi maggiori con l’appendice Canale Vittorio Emanuele per le più piccole destinate alla marittima.

Di fatto si è valutato come distribuire, a seconda di stazza e disponibilità di banchine e loro lunghezze, le navi lungo l’asse della zona industriale da Fusina a Marghera. Con la certezza degli operatori che solo le navi più piccole (tutte entrando dal Lido-Alberoni per il Canale dei Petroli) potranno andare a Fusina (50mila tonnellate) mentre le altre (dalle 60mila in su) dovranno essere ‘sparse’ addirittura fino a Porto Marghera. Tra i tanti problemi sollevati quello della gestione dei crocieristi. A nave attraccata scatta il problema di portarli verso il centro storico di Venezia con tanto di bagagli ma anche gli aspetti della sicurezza con le forze dell’ordine chiamate a coprire un’area variabile che appare ingestibile senza le dovute risorse di uomini e mezzi. Infine l’assistenza alle navi stesse, ovvero le forniture.

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