Nessuna sospensione della gara (da quasi 120 mln complessivi per tre anni) per il servizio di ristorazione a bordo dei treni di media e lunga percorrenza (Alta Velocità, Eurostar, Euronight, EurostarCity, Intercity e Intercityplus), ma obbligo a Trenitalia di rilasciare, tra l’altro, la documentazione dell’intera offerta fatta dalla società Treno Servizi Integrati. Lo ha deciso il Tar del Lazio, valutando le richieste fatte dalla società Cremonini, per 20 anni gestore del servizio e classificatasi dietro a Treno Servizi Integrati (che fa capo alla francese Compagnie des Wagon-Lits, di proprietà del gruppo multinazionale Accor) nella nuova gara. Secondo la ricorrente sarebbe stata illegittima l’aggiudicazione di un servizio che comprende il cosiddetto ‘Benvenuto a bordo’ (ristorante gourmet con servizio al tavolo, ristorante classico con servizio al tavolo e bar). Il Tar, considerando che "nessuna delle censure dedotte presenta un livello di attendibilità tale da giustificare la provvisoria sospensione del provvedimento impugnato", ha respinto la richiesta di Cremonini.
