Una certa attenzione al turismo accessibile si comincia a registrare negli ultimi anni, sia da parte dei governi nazionali ed europei che a livello locale, come hanno testimoniato alcuni dei partecipanti all’Open Forum sul tema promosso da Travelnostop.com in collaborazione con Skal.
Tecnico e particolarmente incisivo, Marco Salerno, neo vice presidente Skal Palermo: ”Negli anni ho potuto notare poca attenzione al tema dell’accessibilità da parte degli imprenditori – ha esordito – anche in sede di ristrutturazione dei propri alberghi quando c’erano i fondi per la riqualificazione delle strutture. Una certa attenzione al turismo accessibile era stata proposta anche in Italia con un ddl (n.1413 del 2019) “Delega al Governo in materia di turismo”, poi decaduto a seguito della conclusione dell’esperienza del Governo Conte I, dove all’art.2 si si promuoveva lo sviluppo del modello di turismo accessibile inteso come sistema integrato di offerta turistica in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle persone, da realizzare attraverso la creazione di progetti e programmi. Tra questi si indicavano l’istituzione di un brand “Turismo accessibile Italia” e la realizzazione di una rete accessibile tra organizzazioni ed enti sia pubblici che privati maggiormente rappresentativi nel settore. Attualmente però assai scarsi sono gli interventi operativi in favore dell’accessibilità ai luoghi turistici se si escludono alcune meritorie esperienze nazionali e regionali. E’ di questi ultimi giorni l’attivazione del bando proposto dal Ministero per i beni culturali in favore dei comuni sino a 5000/10000 abitanti per interventi anche in favore del miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori. E nel piano Colao c’è la scheda 47 che prevede possibilità di intervento nell’adeguamento delle strutture quando si uscirà dall’emergenza per ricostruire il settore turismo”.
“Fino a poco tempo fa – ha fatto eco Giada Platania, responsabile dell’area internazionalizzazione e turismo di Sicindustria – si registrava poca sensibilità sul tema dell’accessibilità sia da parte pubblica che privata, ma si sta facendo tanto per cambiare. La Commissione europea ha emanato diversi bandi su itinerari di turismo accessibile, e ha approvati diversi progetti. Al momento non ci sono bandi aperti ma l’attenzione è altissima per promuovere e sensibilizzare i paesi verso questo tema. In Europa – ha ricordato – il Portogallo è stata la prima regione europea ad essere premiata come destinazione turistica accessibile nel 2019. Al momento c’è un bando della commissione UE per le pubbliche amministrazioni: si tratta dell’undicesima edizione del premio europeo Città accessibile (Access City Award), con un’attenzione particolare agli sforzi fatti durante il periodo della pandemia. Il riconoscimento vuole premiare le azioni volte a migliorare l’accessibilità dei centri urbani per le persone disabili e anziane. Le città con più di 50mila abitanti hanno tempo fino al 9 settembre per inviare la propria candidatura. In palio ci sono premi da 150mila, 120mila e 80mila euro per i primi classificati, che saranno annunciati a dicembre”.
Ma come si pongono i territori nei confronti degli ospiti con bisogni speciali? “In Sicilia – ha detto Bernadette Lo Bianco, presidente di Sicilia turismo per tutti e consigliere addetto dello Skal Palermo – si parla di turismo accessibile dal 2011 grazie alla nostra realtà Sicilia turismo per tutti che ha puntato su Siracusa, grazie anche a lungimiranza del sindaco Francesco Italia già da quando era assessore al turismo, armonizzando turismo e città inclusiva. Abbiamo iniziato rispondendo alle esigenze dei turisti con disabilità sensoriali, con mappe tattili nei maggiori monumenti e visite guidate in lis. Ma c’è ancora tantissimo da fare soprattutto per quanto riguarda la difficoltà nello spostamento delle persone con difficoltà motorie. Dal 2011 riceviamo richieste con un aumento esponenziale perchè abbiamo adottato accorgimenti per l’accessibilità per tutti. E non è un caso che in questo periodo post coronavirus, la prima grossa prenotazione è arrivata da un gruppo di 30 persone con disabiltà motoria che arriveranno a metà luglio e resteranno per dieci giorni a Siracusa. Ora stiamo cercando una struttura grande per soddisfare questa richiesta”.
Una testimonianza ripresa ed amplificata da Antonio Percario, consigliere internazionale di Skal Italia: “Noi stiamo mettendo a fuoco – ha ricordato – il tema dell’accessibilità che in altri contesti si confonde con quello della sostenibilità. Ci siamo ritagliati il ruolo di essere ambassador della realtà italiana, una realtà che si sta muovendo verso turismo accessibile, con best practices su tutto il territorio grazie anche al lavoro svolto da Roberto Vitali”.