Ue convoca riunione su sicurezza nei cieli dopo incidente a Teheran

È stata fissata a domani, venerdì 10 gennaio una riunione straordinaria degli esperti europei in sicurezza dell’aviazione, riuniti nell’Integrated Eu aviation security risk assessment group, “che valuterà possibili rischi e implicazioni risultanti dalla recente escalation e dalle minacce” nella regione mediorientale, “e potrebbe decidere altre possibili azioni comuni in questo senso”. Lo ha annunciato un portavoce della Commissione europea dopo che ieri l’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) ha contattato le autorità aeronautiche nazionali dell’Ue per raccomandare di evitare i voli commerciali nello spazio aereo iracheno, “come misura precauzionale”.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che stabilire le cause dello schianto del volo PS 752 dell’Ukraine International Airlines all’aeroporto di Teheran è “una priorità”. “Scopriremo la verità svolgendo un’indagine dettagliata e indipendente conforme al diritto internazionale”, recita la nota. L’indagine sarà condotta dalla commissione istituita dalla Civil Aviation Organization iraniana e coinvolgerà 45 specialisti ucraini, tra cui rappresentanti del servizio dell’aviazione statale, dell’Ufficio nazionale per le indagini sugli incidenti aerei in Ucraina e dell’Ukraine International Airlines. Se necessario, l’inchiesta potrà coinvolgere rappresentanti del Consiglio di sicurezza e di difesa nazionale, dei servizi di sicurezza, del servizio di emergenza statale, del ministero della Difesa, del ministero degli Affari esteri, del ministero degli Interni e di altre agenzie, che già sono a Teheran.

Nel frattempo, secondo quanto ha reso noto l’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, il Boeing 737 ucraino “ha preso fuoco in volo” prima di schiantarsi ed esplodere al suolo. “Testimoni oculari hanno visto le fiamme avvolgere l’aereo”, si legge nella dichiarazione.

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