Ue: i visti turistici non sono una priorità per i russi

Beautiful young woman sitting on wall with panoramic view of Atrani village on Amalfi Coast, Italy

Al momento sono stati emessi circa 1 milione di visti Schengen ai cittadini russi e, in seguito alle nuove linee guida che la Commissione pubblicherà a breve, sarà possibile per gli Stati membri “riesaminarli”. Lo ha detto la commissaria agli affari interni Ylva Johansson. “In questo momento i cittadini russi non dovrebbero avere un facile accesso all’Ue. Ed è per questo motivo che la Commissione adotta la proposta di piena sospensione dell’accordo sulla facilitazione dei visti tra Russia ed Ue”, ha detto. Una volta che la proposta sarà accolta dal consiglio – già entro la settimana – la Commissione pubblicherà le nuove linee guida. “Viaggiare da turisti nell’Ue non è un diritto fondamentale”, ha precisato la commissaria. “La Russia è responsabile per l’aggressione militare all’Ucraina con l’obiettivo di minarne l’indipendenza e l’integrità territoriale e questa è una minaccia anche alla nostra la sicurezza”, ha aggiunto. La sospensione dell’accordo rende ai russi le procedure per i visti più costose, più complicate, e limita la possibilità degli ingressi multipli. “Faremo in modo di restare aperti per chi ne ha bisogno: attivisti, oppositori, giornalisti, studenti e familiari. Ma i visti turistici non sono una priorità”.

“Non si può procedere come al solito con la Russia. Proponiamo di sospendere completamente l’accordo di facilitazione dei visti e di non riconoscere i passaporti russi emessi nelle regioni occupate dell’Ucraina. La facilitazione dei visti è un segno di fiducia che la guerra di aggressione della Russia ha completamente distrutto”, ha scritto su Twitter la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

La Russia non deve “aggrapparsi al principio di reciprocità” in materia di visti ai cittadini di altri Stati a scopo di turismo, ha invece detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass, durante una riunione del Consiglio di Stato per il turismo. “Per quanto riguarda l’istituzione di un regime di abolizione dei visti su base bilaterale – ha detto Putin – non mi aggrapperei alla reciprocità. So che la reciprocità è un principio comune per il ministero degli Esteri ma qui, parlando di come garantire i nostri interessi, dobbiamo usare questi principi quando ne traiamo vantaggio”.

editore:

This website uses cookies.