A distanza di poco meno di una settimana dalla decisione del governo di andare in trattativa esclusiva con Certares per la vendita di Ita Airways, da Bruxelles si leva la voce della Commissione europea che fa sapere di seguire “molto da vicino” il dossier sulla newco. E intanto per questa settimana è atteso l’avvio del negoziato tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il fondo Usa.
“Siamo ancora alle fasi iniziali, ma sembra esserci un accordo per la vendita in una forma che consentirebbe al governo italiano di avere ancora forte voce in capitolo sulle questioni strategiche riguardanti l’azienda”, dice la vicepresidente della Commissione Ue e responsabile della concorrenza, Margrethe Vestager, aggiungendo di non aver “alcun commento specifico su un acquirente o l’altro”. La vicepresidente della Commissione sottolinea però che “Ita resti una società sostenibile e concorrenziale nel settore aereo dell’Ue”.
Proprio nelle scorse ore scadeva la deadline per la risposta di Certares al Mef per l’avvio della trattativa in esclusiva, volta all’acquisto del 50% di Ita più un’azione per 700 milioni di euro. Il negoziato dovrebbe durare un paio di settimane anche se non c’è una data prefissata per chiudere l’accordo. Tuttavia il 25 di questo mese si andrà al voto per cui il governo Draghi punta a definire un accordo prima delle elezioni, nella forma di un memorandum of understanding o preliminare di vendita. Ma niente è scontato: ci potrebbe anche essere un nulla di fatto.
Infatti il Mef nel comunicare, la settimana scorsa, di aver selezionato il fondo Usa per la trattativa in esclusiva, a discapito di Msc-Lufthansa, ha precisato nero su bianco che alla “conclusione del negoziato in esclusiva” si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti “solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”.
In ogni caso la palla, per il closing finale, passerà al nuovo governo e l’operazione dovrà anche avere il via libera dall’Antitrust Ue. Certares, in partnership commerciale con Air France-Klm e Delta, si è detta “fermamente convinta” della sua visione per “lo sviluppo della compagnia”, sperando di poterla “attuare al raggiungimento degli accordi definitivi e vincolanti”.
Da quello che trapela il piano industriale del fondo a stelle e strisce “è coerente” col precedente piano Lazzerini (amministratore delegato di Ita) e anche “migliorativo” con un grande focus sulle assunzioni ed un incremento nel numero degli aerei, a 80 nel primo anno e poi a 120 nel 2024 in modo da rafforzare le rotte a lungo raggio, in particolare quelle verso il ricco mercato del Nord America.
E l’aeroporto di Fiumicino avrebbe un ruolo centrale, come terzo hub dell’Europa continentale, insieme ad Amsterdam e Parigi. Su governance e acquisizione si lavorerà per la messa a punto dei dettagli: la tempistica dell’aumento di capitale, che porterà il valore di Ita a quota 1.950 milioni, con due aumenti di capitale sottoscritti rispettivamente dal ministero (650 milioni) e da Certares (600 milioni), e le scadenze del pagamento che è previsto essere fatto a rate. Con una quota consistente in mano, il Tesoro manterrebbe due membri su cinque nel cda, potrà esprimere il presidente di Ita ed esprimere il proprio gradimento sul futuro amministratore delegato della compagnia.
Per quanto riguarda i futuri investimenti di Air France e Delta, al momento solo partner commerciali, entrambe si sono dette disponibili a investire in Ita Airways in un secondo momento, col colosso francese che prenderebbe una quota del 9,9%, mentre la compagnia a stelle e strisce il 5%, andando a ridurre in questo modo la quota di Certares.