Per chi sceglie la formula delle vacanze in multiproprietà sono in arrivo maggiori garanzie. La Commissione Europea, infatti, ha appena varato la proposta illustrata dal Commissario per la protezione dei consumatori Meglena Kuneva, che riscrive le regole già dettate con la direttiva adottata nel 1994, ampliandone il campo di applicazione: L’iniziativa si è resa necessaria, ha spiegato Kuneva, per “rispondere alla richiesta di maggiore tutela proveniente dai consumatori: i loro reclami, dopo la flessione registrata in seguito all’introduzione della direttiva del 1994, lo scorso anno hanno fatto registrate un’impennata, specie in Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia”. Il fenomeno, secondo Kuneva, è legato soprattutto al diffondersi di nuove offerte di vacanze in multiproprietà che non rientrano nel campo di applicazione della direttiva già in vigore. In base ai dati accolti dalla Commissione, il giro d’affari delle vacanze in multiproprietà ha ormai raggiunto i 10,5 miliardi di euro, di cui 4,2 nella sola Spagna, il numero di addetti ha toccato quota 40.000 e le unità immobiliari sono oltre 85.000, con un ritmo di crescita annuo del 2%. La nuova direttiva, destinata a sostituire la precedente, coprirà anche i contratti di durata inferiore ai tre anni, le formule di multiproprietà riguardanti battelli fluviali, navi da crociera, imbarcazioni e caravan, le operazioni di rivendita e di scambio delle quote di multiproprietà acquisite, nonché i cosiddetti prodotti per le vacanze ‘a lungo termine’ (iscrizione a club che prospettano soluzioni scontatissime).